Nel 1863 avvenne un evento miracoloso ad Atena Lucana ha reso gli atinati (o atenesi) profondamenti devoti per San Ciro, celebrato per le sue capacità taumaturgiche. La storia racconta che la giovane Marianna Pessolano fu guarita in modo sorprendente dopo essersi gettatata ai piedi della statua per pregare per il suo stato di salute. Da allora, ogni anno, la terza domenica di maggio, la comunità di Atena Lucana si riunisce per commemorare questo evento.
Il Santuario di San Ciro, originariamente una chiesa, si dice sorga sul sito di un antico tempio dedicato a Cibele, la Dea Madre, una caratteristica distintiva rispetto ad altre località campane dove la figura di Cibele fu sostituita dalla Madonna. In questo caso, fu San Michele Arcangelo a prendere il posto di Cibele fino al 1965, quando il tempio fu dedicato a San Ciro.
La struttura del santuario, di stile romanico, offre una vista mozzafiato sulle valli circostanti Atena Lucana. All’interno si trovano opere d’arte di rilevanza, come il Christus Patiens e affreschi mariani. Dal 2013, in occasione del 150° anniversario del miracolo, la chiesa è stata elevata a santuario, simbolo della continuità devozionale della comunità locale. Questa trasformazione riflette non solo un cambiamento architettonico, ma anche un profondo legame spirituale e culturale che lega la comunità a San Ciro e alla sua storia.