Presenteremo un’ interrogazione in Consiglio Regionale per capire quali siano stati i criteri che hanno determinato la possibile soppressione di istituzioni scolastiche normodimensionate come l’Istituto Fonseca di Pontecagnano, l’Istituto San Tommaso di Fratte e altre scuole con i numeri in regola!
Come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà nei confronti di una politica di riorganizzazione della rete scolastica nazionale che peggiora i parametri numerici per avere l’autonomia, rispetto a quanto fatto dal governo di Giuseppe Conte .
Alle Regioni spettano le competenze per l’organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Tuttavia, troviamo difficile comprendere i motivi e i criteri che hanno portato la RegioneCampania a effettuare scelte discutibili e ingiustificabili, anche dal punto di vista numerico nella realizzazione del nuovo piano di dimensionamento. Il provvedimento, in alcune realtà, smembra istituzioni scolastiche normodimensionate accorpandole a scuole che non raggiungono il requisito minimo per l’autonomia, rendendo la scelta insensata.
Perché smembrare l’Istituto Pimentel Fonseca di Pontecagnano o l’Istituto San Tommaso d’Aquino di Fratte? Entrambe le scuole rispettano i nuovi parametri numerici e rappresentano da anni presidi di legalità, inclusione e cultura per i loro territori.
Questi provvedimenti sembrano essere stati presi senza ascoltare le comunità scolastiche e i loro dirigenti, ignorando le peculiarità delle varie realtà .
Come Movimento 5 Stelle, siamo vicini ai dirigenti, ai docenti e alle famiglie coinvolte e ci impegniamo a sostenere le legittime preoccupazioni dei genitori, degli studenti e dei docenti che chiedono chiarezza e rassicurazioni sulla loro posizione.
Non condividiamo la logica dei tagli e, qualorora indispensabili, riteniamo debbano essere fatti con equità, equilibrio e buon senso, criteri che sembrano mancare nelle decisioni locali e regionali finora adottate. Auspicando una maggiore e più attenta riflessione, chiediamo un riesame del provvedimento, che altrimenti comporterebbe la perdita di risorse umane fondamentali per la crescita delle nuove generazioni.