di Guido Santangelo – Confrontarsi con le persone anziane arricchisce sempre, voglio parlarvi di una mia intervista fatta ad una signora anziana di 90 anni. Personalmente mi piace lavorare sul campo e ascoltare la voce delle persone ricche di cultura, che conoscono la storia del Cilento ed hanno lavorato e conosciuto le sofferenze.
E allora le chiedo, secondo Lei qual’è la conquista più importante fatta nel tempo? La signora non ci pensa un momento e mi risponde: l’istruzione, imparare a leggere e scrivere.
Ebbene voglio capire questa risposta così diretta e fatta con certezza da dove nasce.
La signora con calma comincia a raccontare delle cose e delle testimonianze che io ascolto volentieri.
La signora mi parla così di un diritto che anche con le loro battaglie ed il loro impegno ci hanno regalato.
Ai miei tempi, aggiunge, non potevamo andare a scuola perché non avevamo la possibilità economica e poi perché dovevamo lavorare in casa ed in campagna.
Bisognava svegliarsi presto al mattino e svolgere le faccende domestiche, una volta le famiglie erano molto numerose. Poi successivamente si andava in campagna a zappare, curare l’orto oppure a pascolare gli animali.
I genitori lavoravano dall’alba al tramonto, senza orario, erano persone instancabili che pochi ricordano, ma se oggi c’è un po’ di benessere dobbiamo dire grazie anche a loro.
Erano periodi un po’ tristi, pochi soldi pochi vestiti, molte volte scalzi, ma tanto amore per la vita e un cuore grande, pieno di speranze e sacrifici.
A quei tempi non c’erano neanche le scuole serali, anche se si era talmente stanchi che sarebbe stato difficile frequentarle.
La cultura e l’istruzione sono state e saranno sempre il vero riscatto sociale di un popolo e nella vita non si finisce mai di imparare.
Oggi molte cose non si apprezzano, voglio dire ai giovani studiate perché il vostro futuro dipende tutto dal sapere e dal comportamento semplice, umile ed improntato all’ educazione. È una grande verità signora, perché un popolo viene identificato come tale tenendo presente il livello di istruzione e cultura raggiunto. Poi aggiunge, ritengo una gravissima violazione istituzionale limitare il diritto allo studio, che calpesta un sacrosanto diritto di tutti i ragazzi e soprattutto di quelli meno fortunati.
Il diritto allo studio è un diritto inalienabile.