Nella giornata del 29 dicembre 2023 si è concluso l’iter approvativo della seconda legge di Bilancio del governo Meloni.
Dopo il passaggio in Senato, la Manovra ha superato anche la prova della Camera dei Deputati, con 200 voti a favore, 112 contrari e 3 astensioni.
Gli ambiti impattati sono numerosi: la premier rivendica una manovra con al centro famiglia, lavoro e imprese, grazie a provvedimenti volti a diminuire il cuneo fiscale e a sostenere l’occupazione, preservando al contempo l’assistenza sanitaria pubblica.
Per l’opposizione si tratta di una manovra di tagli e tasse, priva di tutele per le fasce deboli, e il cui unico provvedimento sociale, un fondo a favore delle donne vittime di violenza, si deve all’impegno del budget dei 40 milioni in gestione alle forze di minoranza.
Le aree di intervento della Manovra 2024
La legge di Bilancio del governo Meloni traguarda i 28 miliardi di euro, che comprendono 4 miliardi per la nuova Irpef e 16 miliardi in extradeficit.
Proposta senza ricorso al voto di fiducia, la manovra interviene principalmente sui comparti casa, sanità, aziende e pensioni.
Interventi sul comparto pensioni
Il comparto pensioni vede la conferma della quota 103, ma con la penalizzazione di un ricalcolo che da misto passa a esclusivamente contributivo, mentre viene rimosso il provvedimento di taglio alle pensioni di personale sanitario, scolastico, giudiziario e degli enti locali.
La misura di rivalutazione delle pensioni per allineamento all’inflazione viene approvata con 5 fasce: 4,6% fra 4 e 5 volte il minimo; 2,9% tra 5 e 6 volte il minimo; 2,5% tra 6 e 8 volte il minimo; 2% fino a 10 volte il minimo; 1,2% oltre 10 volte il minimo.
Interventi sul comparto immobiliare
Oltre alla diminuzione delle aliquote IRPEF, con l’allineamento al ribasso (23%) dei due scaglioni inferiori, c’è l’introduzione di una cedolare secca al 26% per locatori di appartamenti ad affitto breve (inferiore a 1 mese) e con più di 1 immobile.
Per agevolare le famiglie numerose (3 figli o più sotto i 21 anni) e gli under 36 nella richiesta di un mutuo prima casa, lo Stato potrà fare da garante, coprendo le spese grazie all’istituzione di un fondo assicurativo. L’accesso è legato al reddito (Isee), con copertura massima di 250mila euro.
Interventi sul comparto sanitario
Archiviato per quest’anno l’intervento sulle pensioni del personale medico, la Manovra prevede un leggero incremento del finanziamento al Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi per il 2026; interventi per il personale della Croce Rossa e un aumento del buono per le rette degli asili o per supporto domiciliare a bambini, sotto i 3 anni, affetti da gravi patologie croniche.
Interventi sul comparto imprenditoriale
Oltre alla maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, che arriva a toccare il 130% per categorie deboli, vengono:
- detassati del 5% i premi di risultato;
- innalzata la soglia di esenzione dei fringe benefit;
- aumentato lo sconto tributario per le aziende che tornano a produrre in Italia (50%);
- resa obbligatoria, da parte delle aziende, la sottoscrizione di polizze assicurative aziendali contro le catastrofi;
- procrastinata a luglio 2024 la tassa sullo zucchero e sulla plastica.
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, viene riconosciuto un contributo di 8 miliardi in 2 anni per il rinnovo dei contratti in essere.
Interventi su università e spettacolo
Il comparto vede un leggero incremento del fondo per borse di studio destinate a studenti meritevoli e il contributo statale al progetto Erasmus.
Il canone RAI passa da 90€ a 70€, mentre il credito di imposta (tax credit) per le produzioni cinematografiche di valore artistico e culturale si innalza dal 30 al 40%. Sgravi sono previsti anche per esercenti che decidano di aprire nuove sale.
Infine, lo Stato si riserva la possibilità di devolvere il 40% degli introiti di concerti e manifestazioni artistiche al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale.