di Guido Santangelo – La società a volte ci mette di fronte a delle situazioni che dovrebbero essere superate, ma devo commentare che oggi giorno ancora si vivono e si sente parlare di razzismo, di assenza di rispetto e di violenza di qualsiasi genere. Non parliamo poi di solidarietà e inclusione sociale, parole troppo grandi per chi gode facendo del male agli altri e vivere nella consapevolezza di avere la libertà di offendere. Un signore mi ha raccontato di una situazione molto ma molto incresciosa, e cioè di essere stato apostrofato e trattato in malo modo solo perché affetto da una disabilità. Devo ammettere che in questo caso le istituzioni hanno dimostrato di essere troppo in alto per guardare così in basso.
Episodio da censurare, ma che fa molto male a chi crede nella civiltà, meglio ignorarli sono troppo ignoranti. Dovrebbero rappresentare delle istituzioni ed essere al fianco di chiede aiuto ed invece si trasformano in Attila, si dovranno pentire di essere nati. Tutti devono essere parte integrante della società ed essere aiutati a vivere come gli altri, siamo tutti fratelli e sorelle. Bisogna condannare chi sbeffeggia gli altri,facendo il sorriso sardonico oppure con atteggiamenti sprezzanti e irriverenti. L’ inutilità e l’ignoranza di alcuni non può e non deve far passare il messaggio che denigrare gli altri sia un privilegio.
A Natale si regalano esempi di civiltà e solidarietà e non sorrisi ammiccanti e atteggiamenti di superiorità.
Bisogna essere vicini a chi ha bisogno sempre tutti i giorni, non con l’ipocrisia ma con rispetto e gentilezza. A Natale dobbiamo ricordarci degli altri e soprattutto di chi chiede aiuto ed ha bisogno, regalare amore, solidarietà e soprattutto affetto e generosità.
Buon Natale
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