Ricordi: le ricette tradizionali, i moglitieddi e soffritto con interiora e peperoncino, piatti poveri ma eccezionali. - www.cilentano.it
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Ricordi: le ricette tradizionali, i moglitieddi e soffritto con interiora e peperoncino, piatti poveri ma eccezionali.

di Guido Santangelo – Una delle prelibatezze della tradizione culinaria cilentana a cui sono particolarmente legato sono i “moglitieddi”, gli “ommarieddi” ovvero gli involtini con le interiora dei capretti. Sono insieme al soffritto di carne di capra dei ricordi più belli della cucina di una volta, della serie non si buttava via niente. A tal proposito mi sono fatto dare le ricette da una nonnina di 92 anni che conosce bene le ricette di entrambi.

Partiamo dagli ingredienti per gli involtini:

le interiora (fegato, polmone, cuore, rene) quindi intestino tenue del capretto e l’omento, vanno lavati per bene poi il prezzemolo l’aglio e l’uovo sodo.
Si taglia un pezzo di omento e viene arrotolato con l’uovo tagliato a pezzi ,quindi l’aglio a pezzi ed il prezzemolo tritato con pezzetti d’interiora si chiude il tutto e si gira intorno l’intestino e l’ involtino è pronto.

Omento del maiale – fonte wikipedia commons

Questo va arrostito al momento e consumato caldo, accompagnato da un bel bicchiere di vino rosso e buon appetito.

Passiamo al soffritto di carne di capra che insieme al bollito, era una prelibatezza tipica della fiera della croce che si tiene ogni anno il primo di settembre a Stio Cilento. Ingredienti: fegato, polmone e cuore, bisogna tagliare tutto a pezzetti non molto piccoli, quindi si cuoce a fuoco lento con sugo di pomodoro e l’aggiunta di peperoncino.
La cottura a fuoco lento premierà la ricetta, il soffritto va consumato al momento servito nel piatto oppure in un panino,il profumo premia l’unicità del piatto.

La ricetta made in Naples

La cucina cilentana è molto variegata, perché cambia da paese e paese ,pertanto la sua degustazione è capace di soddisfare tutti i palati, anche quelli più esigenti ed esperti.
Un consiglio agli amici che si vogliono cimentare a preparare queste eccellenze.Andate dal vostro macellaio di fiducia e iniziate ad imparare a fare queste ricette, perché alla prossima festa della cucina cilentana il protagonista potresti essere tu.
Il Cilento è un territorio fragile e bellissimo, ma che ha bisogno dell’ uomo, del suo tempo, del suo lavoro e passione.

guido santangelo

Guido Santangelo è nato in un piccolo paese del Cilento, Stio Cilento, il 15 febbraio 1962 che gli ha regalato un’infanzia spensierata e serena. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico di Gioi Cilento, si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, dove si è laureato nel febbraio del 1989. Attualmente svolge l’attività di Medico di famiglia e si dedica a scrivere e coltivare la passione per la poesia.

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