Tra i tanti motivi per cui scegliere il Cilento come meta delle proprie vacanze, c’è anche l’opportunità di poter avere un contatto diretto con la natura e le sue meraviglie. In questa zona, infatti, è possibile apprezzare una bellissima flora e nello specifico l’acero di Lobelius. I bimbi (ed il bimbo che è in noi, non puo’ non godere alla vista di questi colori).
L’acero di Lobelius in Cilento
In diverse zone dell’entroterra del Cilento, ci sono tutte le caratteristiche essenziali per poter godere di una flora ricca e variegata. Tra le tante specie di alberi e piante, spicca l’acero di Lobelius, ossia un albero che fa parte della famiglia delle Sapindaceae. È una particolare tipologia che si trova anche in altre località dell’Italia meridionale e centrale. Può essere riconosciuto facilmente perché ha un tronco abbastanza stretto che ricorda una colonna mentre i rami hanno una tonalità bluastra. Questi colori però non vengono mantenuti per sempre in quanto le foglie progressivamente diventano verdi. Inoltre, si caratterizzano per le proprie dimensioni, in quanto le foglie sono lunghe da un minimo di 6 e fino a un massimo di 12 cm. Non è raro, però, imbattersi in foglie che possono raggiungere una lunghezza che si attesta intorno ai 15 cm. La forma si sviluppa attraverso 5 lobi ondulati e appuntiti verso la parte più estrema. Sono fogle abbastanza lisce che solitamente hanno un colorito verde più chiaro nella parte sottostante mentre sono più scure in quella sopra. Nel corso dei mesi cambiano la tonalità e diventano, ovviamente, gialle in autunno. A proposito di dimensioni, questi alberi possono raggiungere la ragguardevole altezza massima di ben 20 metri.
Tronco, corteccia e altre caratteristiche
L’acero di Lobelius si trova in diverse parti del Cilento, caratterizzandole in maniera importante anche grazie alla bellezza del suo tronco di un colore verde molto intenso e spesso lucido. Queste colorazioni sono tipiche di un albero abbastanza giovane mentre, con il passare degli anni, c’è una mutazione rilevante arrivando a un bianco cinereo. Quando compaiono le nuove foglie, contemporaneamente arrivano i fiori. Ciò avviene soprattutto durante il periodo primaverile mentre i poligami sono di un giallo non troppo intenso e sporcato da striature di verde. La maturazione poi giungerà dei mesi post estate, tra settembre e ottobre. Oltre a donare un tocco di originalità ai paesaggi del Cilento e di diverse altre zone del meridione, gli aceri di Lobelius vengono spesso sfruttati per via della grande resistenza del legno. Infatti, uno degli utilizzi più consueti è quello di adoperare i tronchi per creare delle strutture di contenimento del terreno onde evitare smottamenti e problematiche legate a dissesto idrogeologico. Sono particolarmente adatti anche per dei terreni tendenzialmente franosi. Piccola curiosità è legata alla storia del suo nome. Infatti, si chiama così perché dedicata al botanico di origini fiamminghe Mathias de Lobel. In realtà, però, questo albero è stato classificato dall’esperto napoletano Michele Tenore durante le sue tante esplorazioni che ebbe modo di effettuare nell’allora Regno delle due Sicilie.