Immersa nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, vi è la Badia di Pattano, un luogo incantevole, intriso di storia, cultura e natura. Si tratta, infatti, del più antico cenobio bizantino maggiormente conservato di tutta l’Italia meridionale. Non solo. Tale struttura è circondata dalla bellezza mozzafiato di viste panoramiche su colline, oliveti secolari e agrumeti. Un luogo perfetto, dunque, dove natura e spiritualità si fondono. La Badia di Pattano sorge nel comune di Vallo di Lucania, fondata da monaci bizantini presumibilmente tra il VII e metà del X secolo. Fu, tuttavia, durante il Medioevo che il cenobio divenne un importante centro religioso ed economico. Proprio qui, infatti, arrivavano monaci e pellegrini da ogni parte d’Europa. La cultura, con i suoi famosi affreschi e documenti storici, nonchè l’atmosfera rilassante del luogo, la rendono una importante attrazione ancora oggi. Non a caso, dal 1998, fa pare dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità UNESCO.
Tra i tratti più distintivi della struttura del monastero vi è indubbiamente la sua architettura, creata su ruderi di epoca imperiale romana. Recentemente restaurata, il cenobio si compone di tre edifici distinti: la Chiesa di San Filadelfo, quella di Santa Maria e il Campanile. La prima, più piccola e posizionata sul versante ovest, come denota lo stile architettonico, fu costruita successivamente. Risale, infatti, al X secolo. Proprio qui, però, si possono osservare importanti affreschi sia devoti all’omonimo santo, probabilmente fondatore e primo abate di tale complesso, che di importanti opere bizantine. Tra queste ultime: la Vergine Maria tra gli apostoli, alcune scene riguardanti l’Ascensione e nove vescovi. Fra i tesori più preziosi della Chiesa vi è anche una statua lignea di San Filadelfo. Questa, di origini ottomane, è stata realizzata attorno al XI secolo. Grazie al recente restauro, dai livelli inferiori dell’edificio sono affiorati tre ambienti termali di epoca romana, sovrapposti ai resti di una necropoli altomedievale.
Della Chiesa di Santa Maria, invece, rimane solamente l’arco santo, elemento in grado di dividere abside e navata, nonchè le mura perimetrali. Tale struttura è, di fatto, la più grande delle tre. Giacché molti affreschi sono andati perduti, la principale peculiarità della chiesa è rappresentata dal suo abside poligonale. Questo, a forma esagonale, è reso luminoso da monofore e un oculo, ossia una piccola finestra a forma di trifoglio. In termini di architettura, nonostante sia datata tra XVIII e il XIX secolo, la Chiesa di Santa Maria è davvero unica. I continui rimaneggiamenti, infatti, ne hanno mischiato stili e decorazioni. Pur nascendo come monastero gotico-meridionale, presenta influenze rinascimentali e barocche. A tal proposito, ne è un esempio l’affresco dedicato al volto di Santa Chiara, databile alla fine del 1600.
Infine, il Campanile. Svettante sul bellissimo borgo, questa struttura presenta una torre alta ben 15 metri. In stile romanico, perfettamente congruo alla chiesa di San Filadelfo, è stata costruita presumibilmente tra il X e il XI secolo. Il suo stile sobrio, è contraddistinto da una pianta quadrata con linee e dettagli bizantini. Seppur lievemente compromesso da restauri poco consoni e molto approssimativi a seguito di un fulmine che lo aveva colpito, il Campanile presenta un vertice piramidale con piccole finestre ospitanti le campane.
È possibile visitare la Badia di Pattano su prenotazione. La visita include una guida esperta e autorizzata.