
L’8 gennaio 2023 è la prima domenica ecologica dell’anno. Sono molte le città italiane che hanno aderito all’importante iniziativa per la difesa dell’ambiente e dell’aria. Divenuto priorità a livello mondiale, l’appello a ridurre gli agenti inquinanti si leva da ogni parte del globo per difendere centri urbani ogni anno più malati, soffocati dai tubi di scappamento dei veicoli.

Le regole delle domeniche ecologiche cambiano da città a città, ma comune è l’interesse a tutelare, per quanto possibile, la qualità dell’aria. Tra i Paesi dell’Unione Europea, l’Italia ha un triste primato per qualità dell’aria. Tra i più inquinati Paesi Europei, secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, l’Italia è seriamente attenzionata dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima) che riferisce dati allarmanti: nel 2020 sono stati 70.000 i decessi evitabili per inquinamento! Per combattere l’aria irrespirabile delle città italiane le domeniche ecologiche possono essere un prezioso aiuto contro il silenzioso killer rappresentato dal gas di scarico delle auto.
Le domeniche ecologiche, che consentono di godere di città altrimenti fagocitate dal traffico, possono essere motivo di riflessione per gli automobilisti, che dopo una domenica lenta e silenziosa trascorsa a piedi o con mezzi sostenibili riscoprono il valore dell’aria che tutti noi respiriamo: quell’aria che letteralmente ci permette di vivere e che, se inquinata, ci fa ammalare.

Ciascun abitante della Terra ha diritto a respirare aria pulita e a non ammalarsi. Anche chi ha la fortuna di vivere in territori ancora incontaminati deve ritenere non cosa ovvia la qualità dell’aria che respira, e come chiunque altro deve impegnarsi a ridurre l’inquinamento, spostandosi quando possibile a piedi, e preferendo per i propri spostamenti mezzi sostenibili come bici e auto poco inquinanti.
Antonella Casaburi