Il 6 gennaio 1911 rappresenta un momento storico per il calcio italiano: la Nazionale di calcio dell’Italia indossa per la prima volta la divisa azzurra in un’amichevole contro l’Ungheria. Questa scelta di colore ha avuto un impatto significativo, poiché l’azzurro è stato successivamente adottato come colore rappresentativo per tutte le squadre nazionali italiane in vari sport.
Le vicende più importanti della Nazionale italiana di calcio sono strettamente legate alla cosiddetta nazionale “A”. Questa squadra, almeno fino alla differenziazione delle varie categorie, rappresentava l’unica formazione nazionale e assumeva diverse fisionomie a seconda del torneo a cui partecipava. Durante i tornei maggiori, come la Coppa Internazionale o il Campionato del Mondo, era normale schierare la formazione più competitiva possibile. Al contrario, durante i tornei olimpici, si dava spazio a giocatori professionisti di seconda fascia, spesso giovani universitari. Un esempio illustre di questa strategia è la vittoria della medaglia d’oro da parte dell’Italia alle Olimpiadi di Berlino nel 1936.
Il periodo interbellico rappresenta un’era di particolare successo per la Nazionale italiana, sotto la guida dell’allenatore Vittorio Pozzo. Oltre alla medaglia d’oro olimpica, l’Italia vinse anche i campionati mondiali del 1934 in Italia e del 1938 in Francia. Questi trionfi sottolineano l’importanza dell’azzurro come simbolo di orgoglio e successo sportivo italiano, un’eredità che inizia proprio con quella partita amichevole contro l’Ungheria nel 1911.