di Gennaro Oricchio – L’avena è una delle fonti più ricche di betaglucani.I betaglucani dell’avena sono un tipo di polisaccaride solubile in acqua che sitrova principalmente nei fiocchi d’avena e nel loro estratto.
1. Riduzione del colesterolo LDL: I betaglucani dell’avena possono ridurre il colesterolo LDL (“colesterolocattivo”), aiutando a prevenire l’accumulo di grasso nelle arterie e riducendoil rischio di malattie cardiache.
2. Stabilizzazione dei livelli di zucchero nel sangue: I betaglucani dell’avena possono aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nelsangue, riducendo il rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
3. Saziante: I betaglucani dell’avena possono aiutare a mantenere la sazietà per unperiodo di tempo più lungo, riducendo la sensazione di fame e il consumo dicibo.
4. Regolarità intestinale: I betaglucani dell’avena possono contribuire a migliorare la regolaritàintestinale, aiutando a prevenire la stitichezza e la diarrea.
5. Stimolazione del sistema immunitario: I betaglucani dell’avena possono stimolare il sistema immunitario, aumentando la capacità del nostro organismo di difendersi dalle infezioni. L’assunzione di betaglucani dell’avena può avere numerosi benefici per lasalute, grazie alle loro proprietà antiossidanti, immunomodulanti, antinfiammatorie e sazianti.
Gli effetti benefici dei betaglucani dell’avena dipendono anche dalla quantità e dalla frequenza di assunzione.
ALTRI ALIMENTI CHE CONTENGONO BETAGLUCANI
– Funghi: i funghi, come i funghi shiitake, sono una fonte eccellente di beta-glucani. La quantità di beta-glucani nei funghi può variare a seconda della specie e del tipo di coltivazione.
– Orzo: l’orzo è un altro alimento che contiene beta-glucani, anche se in quantità inferiore rispetto all’avena e alla crusca di avena.
– Cereali integrali: i cereali integrali come il farro, il grano saraceno e il riso integrale contengono anche beta-glucani, anche se in quantità più basse rispetto all’avena e alla crusca di avena.
– Semi di lino: i semi di lino contengono una piccola quantità di beta-glucani, ma sono comunque una buona fonte di fibre solubili.
– Alghe marine: alcune alghe marine, come la kombu, sono anche una fonte di beta-glucani.