di Antonella Casaburi – Il 4 settembre a Sessa Cilento, nella frazione San Mango Cilento, si festeggia Santa Rosalia. La Vergine e Anacoreta di Palermo è Patrona veneratissima del suggestivo borgo cilentano che la celebra solennemente il 4 settembre. La Santa era figlia del duca Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rose, e della nobildonna Maria Guiscardi, parente di re Ruggero II d’Altavilla. Visse tra il 1130 e il 1170; trascorse l’infanzia alla corte normanna e rifiutò un matrimonio combinato per dedicarsi alla preghiera presso un convento di monache basiliane; successivamente scelse l’eremitaggio. Morì giovane e le sue spoglie, ritrovate nel 1624 all’interno di una grotta sul Monte Pellegrino, furono formalmente riconosciute come sue: una scritta ritrovata all’ingresso della piccola grotta ne è testimonianza. Traslate a Palermo, liberarono la città dalla peste. A seguito di questo miracoloso evento la venerazione per la Vergine eremita del XII secolo che sconfisse la peste si diffuse in tutto il Sud Italia. E quando nel 1656 la peste si diffuse a Napoli, e poi nel Cilento, numerose località si rivolsero alla Santa, eleggendola a Patrona. Tra queste vi è San Mango Cilento, che il 4 settembre di ogni anno celebra la sua Santa Patrona. Dalla centrale, splendida Chiesa di Maria SS. Immacolata di San Mango Cilento, il 4 settembre parte una sentita processione che percorre le vie del paese, e in cui la veneratissima statua di Santa Rosalia è accompagnata dalle autorità religiose e civili, dalla Confraternita di Maria SS. Immacolata e dalla devotissima comunità di San Mango Cilento. Antonella Casaburi
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