di Renato Leproux – Per il Cilento il 29 settembre è una data da segnare in rosso sul calendario. Infatti, è in questo giorno che viene celebrata la Solennità di San Michele Arcangelo, molto sentita in questi luoghi. Ecco perché molti dei Comuni che fanno parte del Cilento organizzano una festa in onore di questo Santo. In quest’ultimi anni, ovvero dopo lo stop forzato a causa della pandemia da Coronavirus, i festeggiamenti sono ancora più sentiti e vengono celebrati in grande. Bisogna anche ricordare che alcuni dei centri cilentani collocano i festeggiamenti solenni durante il mese di maggio, molto in anticipo, dunque, rispetto alla fine di settembre. Nonostante ciò, San Michele Arcangelo viene venerato anche in questo periodo dell’anno e all’interno dei programmi dei vari Comuni vengono inseriti tanti appuntamenti molto interessanti e a cui vale la pena prendere parte. Andiamo alla scoperta di questa festa solenne e scopriamo ogni dettaglio e curiosità a riguardo.
Dove e come si celebrano i festeggiamenti per il culto di San Michele Arcangelo nel Cilento: gli appuntamenti del 29 settembre
Uno dei paesi in cui il culto di San Michele Arcangelo è molto sentito è Rutino, Comune che tiene in modo particolare a questa solenne figura. Come accennato, qui il Santo viene venerato sia nella seconda domenica del mese di maggio, in cui è possibile assistere al tradizionale e suggestivo volo dell’angelo (che sta a simboleggiare l’eterna lotta tra bene e male), sia il 29 di settembre, data in cui si organizza la storica processione lungo le antiche vie del paese. Altra importante tappa, per devoti e turisti, è quella della cittadina di Sala Consilina. Anche qui, durante i festeggiamenti per San Michele Arcangelo vengono promosse diverse iniziative. La più tradizionale, senza alcun dubbio, è il pellegrinaggio verso il Santuario della statua del Santo. Si tratta di un evento molto suggestivo, che ogni anno attira tantissimi devoti.
Ad Ascea, tranquilla e piccola frazione di Terradura, bisogna segnalare la presenza di una cappella che è stata intitolata al Santo, come segno di devozione da parte degli abitanti di questo centro collinare.
Il culto delle grotte: una tradizione legata alla devozione per San Michele Arcangelo, tra storia e leggenda
Nel Cilento esistono ancora tanti luoghi che dimostrano, ogni anno, la loro devozione nei confronti di San Michele Arcangelo. Tra questi, non possiamo non citare Caselle in Pittari, dove è situato un suggestivo complesso carsico, costruito dall’uomo. Si tratta di due grotte nel monte, che porta proprio il nome di San Michele. Questo sito, che rappresenta uno dei complessi storici e naturalistici più importanti del paese, può essere raggiunto, senza alcuna difficoltà, tramite un apposito sentiero.
Sicuramente tra le grotte più note, che non hanno bisogno di presentazioni, ci sono quella di Pertosa, meglio conosciute come “Grotte dell’Angelo”. Molto particolare la nicchia posta all’ingresso di questo luogo, in cui è contenuta una raffigurazione di San Michele.
Anche S. Angelo a Fasanella, altro Comune cilentano, rientra tra i luoghi che, da sempre, hanno dimostrato un legame particolare con questo Santo. Anche qui è possibile ammirare un luogo di culto ricavato all’interno di una grotta.
Si tratta di un sito che, secondo quanto dimostrano le ricerche archeologiche, sembra sia stato popolato durante l’età preistorica. In epoca moderna, è stato poi convertito in luogo sacro. Infine, è doveroso ricordare di Valle dell’Angelo, luogo di culto che è legato anche a una famosa leggenda secondo cui alcuni pastori si rifugiarono all’interno della grotta, in un momento in cui il maltempo non gli dava tregua. Ecco che, impauriti e in difficoltà, chiesero aiuto al Santo, che placo il temporale e permise ai pastori di far rientro nelle loro case sani e salvi. Come abbiamo visto, nel corso degli anni la devozione e il culto per San Michele Arcangelo ha portato all’usanza di consacrare diverse cavità di origine naturale al Santo. Questo grotte sono diventate dei veri e propri luoghi di preghiera che attirano, ogni anno, migliaia di devoti.
Il culto di San Michele e il legame con la Polizia di Stato.
Forse non tutti sanno che San Michele Arcangelo è il Patrono della Polizia di Stato. Ogni anno, infatti, in ogni parte d’Italia, e non solo nel Cilento, il Corpo festeggia questa ricorrenza. Anche in questo caso, il programma è ricco di eventi. Queste celebrazioni dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, come sia forte la devozione verso San Michele Arcangelo, anche negli uomini e nelle donne che fanno parte delle Forze dell’Ordine. Il Santo, infatti, rappresenta per loro il difensore della giustizia e simboleggia la figura di guardiano supremo nel contrasto delle forze del male.
Conclusioni: la festa del 29 settembre, un appuntamento da non perdere
Il Cilento è una terra ricca di fascino, cultura e tradizioni. Il 29 settembre, quindi, è una di quelle date che bisogna segnarsi se si ha voglia di scoprire uno dei culti più importanti di questa terra. Visitare i luoghi dedicati a San Michele Arcangelo è l’occasione giusta per poter vivere, da vicino, dei posti che custodiscono pagine immense di storia e di leggende. Un mix perfetto tra fede e cultura, un patrimonio da preservare e che viene annualmente ricordato in questa festività.