di Antonella Casaburi – Il 27 marzo ricorre la Giornata Mondiale del Teatro, istituita dall’International Theatre Institute e da esperti dell’UNESCO il 27 marzo 1962. In questa 61°giornata mondiale del teatro, il mio pensiero va al teatro di Velia. Ho scritto il romanzo Mirari affascinata dall’antica città di Velia e dalla spettacolare bellezza del teatro di questa colonia greca risalente a quasi 2500 anni fa. Costruito nel 400 a.C. dai greci di Focea che in questo luogo si insediarono, il teatro greco-romano di Velia venne eretto sfruttando il dislivello fra la sottostante terrazza dell’acropoli e il pròpilon del tempio più grande della città, posto alle sue spalle. Ampliato nei secoli fino all’età imperiale quando, sotto Augusto, raggiunse il suo massimo splendore, il teatro di Velia vanta un’acustica impareggiabile, tanto da rendere spettacolari e suggestive le rappresentazioni che ancora oggi vi si svolgono.
Il mio augurio, in questa giornata dedicata al teatro, è che in tutta Italia sempre più teatri antichi possano tornare a vivere ospitando spettacoli unici e ineguagliabili, e rafforzando in tal modo il legame fra il passato e il presente. Antonella Casaburi