Il Giorno della Memoria è una giornata importante che ricorda le vittime dell’Olocausto, uno degli eventi più tragici della storia mondiale. La scelta della data del 27 gennaio è significativa perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo l’orrore e la brutalità dei crimini commessi dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
La risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 ha ufficializzato il Giorno della Memoria come una commemorazione internazionale. Questa giornata non solo rende omaggio alle vittime dell’Olocausto, ma serve anche come occasione per riflettere sulla tragedia e promuovere la consapevolezza storica, affinché tali orrori non si ripetano in futuro.
Prima ancora della risoluzione delle Nazioni Unite nel 2005, l’Italia aveva già istituito una giornata commemorativa simile, dimostrando il suo impegno nel preservare la memoria delle vittime dell’Olocausto, anche se, Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille cittadini italiani di religione ebraica furono catturati e deportati dall’Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l’attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio.
Le celebrazioni del Giorno della Memoria coinvolgono spesso eventi, conferenze, mostre e momenti di silenzio per onorare la memoria delle vittime e educare le generazioni future sulla necessità di combattere l’odio, la discriminazione e l’intolleranza. Questa giornata rappresenta un impegno globale per preservare la memoria storica e sostenere i valori fondamentali della dignità umana e dei diritti