Il 25 marzo viene celebrato come il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri, considerato il padre della lingua italiana e autore della Divina Commedia, uno dei capolavori della letteratura mondiale. La scelta di questa data non è casuale: si ritiene che il 25 marzo sia il giorno in cui Dante iniziò il suo viaggio ultraterreno, narrato nella Divina Commedia, che lo porta attraverso l’Inferno, il Purgatorio e infine il Paradiso. Il Dantedì è stato ufficialmente riconosciuto dal governo italiano nel 2020 come giornata nazionale dedicata a Dante, allo scopo di promuovere la sua figura e le sue opere, fonte inesauribile di ispirazione culturale, letteraria, artistica e filosofica. In questa giornata, in tutta Italia e nel mondo, si svolgono eventi, letture, spettacoli e conferenze per celebrare il sommo poeta e la sua immortale creazione.
A Napoli, la Biblioteca Universitaria di Napoli custodisce una preziosa collezione dantesca, in continuo accrescimento, di cui nel 1959 fu pubblicato un catalogo a stampa dall’editore Olschki di Firenze, La raccolta dantesca della Biblioteca universitaria di Napoli, a cura di Anna M. Manna.
Il nucleo originario è costituito dalla raccolta di circa 470 opere donate nel 1872 dal marchese Alfonso Della Valle di Casanova, ricche di antiche e pregevoli edizioni come l’edizione napoletana del 1477, la prima edizione curata dagli Accademici della Crusca nel 1595, l’edizione veneziana ricca di incisioni del tipografo Antonio Zatta (1757-1758).
La collezione è integrata dalla sezione dantesca del Fondo Vittorio Imbriani, donato dalla vedova Gigia Rosnati Imbriani nel 1891, che è composta soprattutto dalle opere minori di Dante e dagli studi critici.
Nel 2021, per le Celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, è stata realizzata la mostra Le celebrazioni per i centenari di Dante e i tesori danteschi della Biblioteca Universitaria di Napoli, disponibile online
L’iniziativa di quest’anno è un’occasione per ricordare l’importanza del patrimonio posseduto dalla Biblioteca relativo a Dante.