Oggi ricorre l’anniversio del terremoto del 1980. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 è stato uno degli eventi sismici più gravi nella storia dell’Italia. Il sisma colpì principalmente le regioni della Campania, della Basilicata e parte della Puglia, il 23 novembre 1980, con una magnitudo di 6.9 sulla scala Richter (corrispondente al X grado della scala Mercalli). L’epicentro del terremoto fu localizzato tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania. Gli effetti del terremoto furono devastanti, causando la morte di migliaia di persone, numerosi feriti e un vasto numero di sfollati. Le stime parlano di circa 280,000 sfollati, 8,848 feriti e 2,914 vittime. Questo evento sismico ha avuto conseguenze significative sulla vita e sull’infrastruttura delle aree colpite. Ha suscitato una forte reazione in termini di risposta umanitaria e di ricostruzione. Dopo il terremoto, sono state introdotte misure e normative per migliorare la sicurezza sismica nelle costruzioni in Italia, al fine di ridurre i danni in caso di futuri eventi simili. Chi ha vissuto in prima persona la sera del terremoto non dimenticherà mai la luna rossa ed il titolo de Il Mattino “Fate Presto”.
In un celebre messaggio televisivo agli italiani del 26 novembre, il Presidente Pertini – che il giorno prima aveva raggiunto le zone terremotate – denuncia il ritardo dei soccorsi e le gravi mancanze nell’azione dello Stato, per le quali sarebbero state individuate precise responsabilità, concludendo: “Qui non c’entra la politica, qui c’entra la solidarietà umana, tutti gli italiani e le italiane devono sentirsi mobilitati per andare in aiuto di questi fratelli colpiti da questa sciagura. Perché credetemi il modo migliore per ricordare i morti è quello di pensare ai vivi”. Dopo il caos dei primi tre giorni, il Governo interviene nominando il Commissario straordinario Giuseppe Zamberletti, che riesce a riorganizzare i soccorsi e a dialogare con i sindaci. Inizia in quei mesi una riflessione sulla necessità di un coordinamento dei soccorsi efficace, che nel febbraio del 1982 porta alla nomina di Zamberletti quale Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile e, qualche mese dopo, all’istituzione del Dipartimento della Protezione Civile.