di Antonella Casaburi – Il 2 gennaio ricorre la nascita di Santa Teresa di Lisieux. Venerata a livello mondiale e conosciuta anche come Santa Teresa del Bambino Gesù, la santa francese nata nel 1873 viene celebrata il 1 ottobre, ma anche la data della sua nascita è molto ricordata nelle numerose comunità religiose europee. Il culto della giovane santa è molto sentito anche in provincia di Salerno e nel Cilento. Le Ancelle di Santa Teresa del Bambino Gesù sono infatti presenti a Cicerale, al Getsemani di Paestum, a Monte San Giacomo, a Teggiano, a Varco Notar Ercole di Sassano, a Pollica, a Vibonati, a Cuccaro Vetere e a Vallo della Lucania. In queste ultime due sedi, Cuccaro e Vallo, si trova, a Lei dedicata, una Congregazione religiosa di diritto pontificio. Santa Teresa di Lisieux, questa bimba precoce che attraversò un periodo difficile dopo la scomparsa della mamma, nel 1877, quando aveva soli quattro anni, e soprattutto quando la sorella Paolina, e successivamente la sorella Maria, entrarono nel Carmelo, fu guarita dalla Vergine il 13 maggio 1883. Alla Prima Comunione si sentì così tanto amata da Gesù da decidere di prendere i voti. Nel 1888, dopo non poche difficoltà, fu accolta anche lei nella comunità del Carmelo, progredendo con sicurezza nel percorso religioso, anche se i suoi primi passi incontrarono ostacoli difficili: cominciarono le sofferenze, che la santa accettò con amore perché diceva di essere “venuta per salvare anime e soprattutto a pregare per i sacerdoti”. Il Giovedì Santo del 1896 ebbe la prima emottisi, che ella definì “l’annuncio dello sposo”, e il giorno di Pasqua sperimentò quella che descrisse come la sua “notte oscura”, in preda a spaventose tentazioni contro la fede e la speranza. Prima si spegnersi, Santa Teresa disse: “Voglio trascorrere il mio Cielo a far del bene sulla terra”. Morì il 30 settembre 1879. Le memorie della giovane santa francese sono custodite in diari raccolti dalla sorella Paolina: nel 1898 fu pubblicato “Histoire d’une Ame”, “Storia di un’anima”, un testo religioso che allo stesso tempo è una raccolta di poesie, opere teatrali, lettere e preghiere “Storia di un’anima” è considerata una tra le opere più importanti della spiritualità cattolica. Santa Teresa è stata canonizzata da Pio XI che la dichiarò patrona dei missionari. Giovanni Paolo II la proclamò Dottore della Chiesa.
A Vallo della Lucania si trova la Casa Centrale della Congregazione religiosa di diritto pontificio dedicata a Santa Teresa del Bambino Gesù. L’Istituto religioso delle Suore Ancelle di S. Teresa di Gesù Bambino, di Cuccaro Vetere, dichiarato di diritto pontificio il 1 ottobre 1988, e aggregato all’Ordine il 12 dicembre 1996, sorse ad opera dell’allora parroco don Nicola Cerbone.
“Ah, se i sapienti, dopo aver passato la loro vita negli studi, fossero venuti a interrogarmi, senza dubbio sarebbero rimasti meravigliati vedendo una fanciulla di quattordici anni capire i segreti della perfezione, segreti che tutta la loro scienza non può scoprire, poiché per possederli bisogna essere poveri di spirito!”, scrisse Santa Teresa nella “Storia di un’anima”. Chi siano i poveri di spirito lo ha spiegato bene Papa Bergoglio: “Sono coloro che sono e si sentono poveri, mendicanti, nell’intimo del loro essere … Gesù li proclama beati, perché essi appartengono al Regno dei Cieli”.
Antonella Casaburi