Il piccolo borgo cilentano e’ oggi in festa in onore della Santa Patrona Marina. “Nata in Bitinia, antica regione dell’Asia Minore, da genitori cristiani nel 725 circa, dopo la morte della madre, il padre, di nome Eugenio, ancora addolorato per la perdita dell’amata moglie, decise di ritirarsi in un convento a Canobin, nella Valle di Qadisha, in Libano. Marina in cuor suo era molto triste per la lontananza dell’amato padre. Anche Eugenio soffriva molto. Allora un giorno, recatosi dall’abate, mediante un innocuo stratagemma, disse che a casa aveva un figlio, il quale aveva espresso ripetutamente il desiderio di poter entrare nel monastero. L’abate, commosso, consentì a Eugenio di poter portare il figlio. Eugenio allora partì e prese con sé la figlia. Marina entrò in monastero con il nome di Marino, vestendosi da uomo, in quanto non era ammesso alle donne entrarvi. Non era difficile per Marina dissimulare il proprio sesso, il padre le aveva tagliato i lunghi capelli, inoltre i monaci vivevano in celle molto buie indossando un grande cappuccio che copriva il loro volto. Restò in monastero anche dopo la morte del padre, conducendo vita religiosa e seguendo gli insegnamenti dell’amato padre.” per ulteriori approfondimenti vedi la pagina facebook del Comune di Santa Marina
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