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16 gennaio 1920, nasce il proibizionismo in America e si arricchisce la Mafia (e non solo)

Il 16 gennaio 1920 segna l’entrata in vigore del Proibizionismo negli Stati Uniti. Questo evento storico rappresenta l’inizio di un periodo durante il quale la produzione, il trasporto e la vendita di bevande alcoliche furono banditi a livello nazionale. Questa legislazione fu il risultato della ratifica del 18° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti e fu implementata attraverso l’Atto Volstead. Questo periodo, che durò fino al 1933 con l’abrogazione del Proibizionismo attraverso il 21° emendamento, ebbe un impatto significativo sulla società americana, influenzando la cultura, l’economia e la politica. Fu anche un periodo caratterizzato da un aumento del crimine organizzato, in quanto gruppi criminali sfruttarono il divieto per creare un mercato nero lucrativo di alcolici.

Che che c’entra la Mafia?

Al Capone

“Quando vendo alcol lo chiamano contrabbando, quando i miei clienti lo servono a Lakeshore Drive la chiamano ospitalità.”

Il Proibizionismo in America, che durò dal 1920 al 1933, ebbe un impatto significativo sulla crescita e l’espansione della mafia. Il 18° emendamento, che proibiva la produzione, il trasporto e la vendita di alcolici, creò un vasto mercato nero che divenne rapidamente una fonte di reddito lucrativa per le organizzazioni criminali.

Le organizzazioni mafiose, principalmente di origine italiana e irlandese, sfruttarono questa opportunità per importare, produrre e vendere alcolici illegalmente. Questo non solo aumentò enormemente i loro profitti, ma rafforzò anche il loro potere e influenza sia nelle comunità locali che nella politica.

La mafia investì in sofisticate reti di contrabbando e distribuzione, gestendo speakeasy (locali clandestini dove venivano serviti alcolici) e distillerie illegali. Queste attività illecite portarono a un aumento della corruzione tra le forze dell’ordine e i funzionari pubblici, che spesso venivano pagati per chiudere un occhio o per fornire protezione.

speakeasy proibizionismo in america mafia
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Il Proibizionismo contribuì anche a un aumento della violenza, con frequenti scontri tra diverse bande criminali per il controllo del mercato dell’alcol. Personaggi come Al Capone divennero famosi per la loro brutalità e per il controllo esercitato sul commercio illegale di alcolici.

Alla fine, il fallimento del Proibizionismo nel ridurre il consumo di alcol e i suoi effetti collaterali negativi, come l’aumento della criminalità organizzata, portarono alla sua abrogazione nel 1933 con il 21° emendamento. Tuttavia, l’eredità lasciata dal Proibizionismo e il suo ruolo nel rafforzamento della mafia in America continuarono a influenzare la società e la politica statunitensi per decenni a venire.

redazione

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